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CAIR: gli USA devono condannare l'uccisione dei giornalisti da parte di Israele

23:58 - January 08, 2024
Notizie ID: 3489820
Tehran-Iqna- Il Council on American-Islamic Relations, la più grande organizzazione musulmana degli Stati Uniti, ha chiesto all’amministrazione Biden di condannare l’ultimo omicidio mirato di giornalisti a Gaza da parte del governo israeliano

Gruppi per la difesa dei diritti umani: gli devono condannare l'uccisione dei giornalisti da parte di Israele

 

Il Council on American-Islamic Relations, la più grande organizzazione musulmana degli Stati Uniti, ha chiesto all’amministrazione Biden di condannare l’ultimo omicidio mirato di giornalisti a Gaza da parte del governo israeliano.

Domenica un attacco aereo israeliano contro un’auto ha ucciso due giornalisti palestinesi, tra cui Hamza Al-Dahdouh, figlio del corrispondente principale di Al Jazeera a Gaza Wael Al-Dahdouh. Lui e un gruppo di giornalisti si stavano recando in una zona designata come “zona umanitaria” dall'esercito israeliano, ma che continua ad essere bombardata.

La moglie di Wael Al-Dahdouh, Amna, suo nipote Adam, l'altro figlio quindicenne Mahmoud e la figlia Sham, di sette anni, sono stati uccisi da Israele lo scorso ottobre. All’epoca un giornalista israeliano ammise che la famiglia di Wael Al-Dahdouh era stata presa di mira intenzionalmente, affermando che Israele conosce i suoi obiettivi e “oggi l’obiettivo era la famiglia del giornalista di Al Jazeera”.

Un'indagine del Comitato per la Protezione dei Giornalisti riporta che oltre cento tra giornalisti e operatori dei media figurano tra le quasi 23.000 persone uccise da Israele a Gaza dall'inizio della guerra.

Antoine Bernard di Reporter Senza Frontiere ha affermato che l’attacco “si qualificherebbe come un altro crimine di guerra contro i giornalisti di Gaza”. “È un massacro enorme e questo deve finire”.

Cresce l’indignazione nazionale e internazionale per gli omicidi di massa commessi da Israele a Gaza, soprattutto donne e bambini, tra cui centinaia di operatori delle Nazioni Unite, giornalisti e personale medico. Un gruppo di monitoraggio stima che più di 90.000 persone, circa il 4% della popolazione di Gaza, siano morte, ferite o disperse. Ogni giorno a Gaza più di 10 bambini perdono gli arti.

In un comunicato, il vicedirettore nazionale del CAIR, Edward Ahmed Mitchell, ha dichiarato: “Ogni giorno chiediamo all’amministrazione Biden di pronunciarsi contro i crimini di guerra di Israele a Gaza, compreso adesso dopo le ultime uccisioni mirate di giornalisti, eppure tutto ciò che sentiamo dai funzionari dell’amministrazione sono smentite dell’evidente genocidio in corso e delle azioni a sostegno di tale genocidio, della fame forzata e della pulizia etnica.

“La maggioranza degli americani rifiuta la posizione ipocrita e disumana dell’amministrazione Biden nei confronti del genocidio in corso a Gaza. È tempo che il presidente Biden allinei le sue dichiarazioni e azioni alla volontà del popolo americano e chieda un cessate il fuoco immediato e una pace giusta e duratura”.

Mitchell ha osservato che l'anno scorso il CAIR ha accolto con favore un'indagine dell'FBI sull'omicidio della giornalista americana Shireen Abu Akleh da parte dell'esercito israeliano.

Sabato il CAIR aveva affermato che l’amministrazione Biden deve porre fine alla sua “complicità nel genocidio del governo Netanyahu”, dopo che sono emerse notizie sulla profanazione israeliana dei cimiteri di Gaza e dei corpi dei civili sparsi per le strade.

Venerd  il CAIR ha condannato gli ultimi “crimini di guerra israeliani del giorno”, comprese le notizie di “campi di tortura” per gli abitanti di Gaza detenuti, le esecuzioni sommarie di famiglie palestinesi e il deliberato attacco agli operatori sanitari.

Funzionari delle Nazioni Unite descrivono la Striscia di Gaza come “inabitabile”, con quasi il 90% della popolazione sfollata e esposta alla fame imposta da Israele. Funzionari governativi israeliani di estrema destra chiedono apertamente la pulizia etnica.

La settimana scorsa il CAIR ha elogiato l’ex funzionario dell’amministrazione Biden, Tariq Habash, per la sua decisione “coraggiosa e basata sui principi” di dimettersi in segno di protesta per il sostegno del presidente Biden ai crimini di guerra in corso contro i civili di Gaza.

Sempre la scorsa settimana, il CAIR ha condannato i commenti del portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, che definisce “privo di merito” il caso portato dal Sudafrica davanti all'Alta Corte delle Nazioni Unite in cui si accusa il governo israeliano di genocidio a Gaza.

Il CAIR ha inoltre condannato i presunti piani di spedire in maniera forzata i palestinesi espulsi da Gaza nella Repubblica Democratica del Congo. Un piano paventato nelle ultime settimane da alcuni esponenti del governo israeliano.

 

 

 

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